Piz Bernina - Via Normale


Panoramica su Pizzi Palù e Bernina

Inizio estate scoppiettante per Dino Besozzi, milanese, approdato all'alpinismo dopo una vita dedicata alla chimica, alla corsa e alla sua bella famiglia. Tra un impegno di lavoro negli Stati Uniti e l’altro, in Germania, è riuscito a portarsi a casa la prestigiosa abbinata Pizzi di Palù, Marco e Rosa, Pizzo Bernina, nel week-end del 27 e 28 giugno di questa estate incredibilmente calda. Poiché era proprio l’inizio stagione, abbiamo trovato delle condizioni perfette, anche se un filino più laboriose del solito.
Piz Palù Centrale
La cresta occidentale che dal Pizzo Palù scende al Passo Bellavista era decisamente innevata e ha richiesto un po’ più di attenzione, così come la cresta sommitale del Bernina si presentava proprio affilata e non ancora “spianata” dalle centinaia di passaggi degli alpinisti. Al ritorno, al termine della “Fortezza”, la neve era talmente marcia che, invece di puntare alla funivia del Diavolezza, abbiamo optato per la discesa (eterna) del ghiacciaio del Morterash.

Sulla Spalla del Bernina

Sulla Cresta

Sullo sfondo  il Disgrazia

Tuttavia è stata una esperienza di grande soddisfazione, con ancora poche tracce di passaggio, che hanno reso più “esclusiva” la nostra avventura. Impagabili, come sempre, le luci che accompagnano lo spuntare del giorno sulla Spalla del Bernina.

Dino, da vecchio lottatore delle maratone, ha tenuto duro, nonostante fosse un “pivellino” delle grandi traversate glaciali, adattandosi con grande naturalezza al “Pasìn de vaca straca”, lento, inesorabile, ma estremamente redditizio nel raggiungere e percorre le alte quote. Complimenti!

In vetta!

Selfie di vetta
Luglio 2015

Masescu

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