RENZO, "IL SINDACO" DELLA VALDIMELLO

Renzo, il sindaco della Val di Mello, da ragazzo ebbe qualche problema con la giustizia per via del servizio militare, essendo renitente alla leva: cioè disertore.

Quando dopo qualche tempo fu arrestato, Renzo visse una delle esperienze più ricche della sua vita, a conferma della frase " tutto è relativo".
Per la prima volta in vita sua salì sulla macchina dei suoi sogni: un’Alfa Romeo dei Carabinieri.
Per la prima volta vide una strada enorme con macchine che sfrecciavano velocissime su tre corsie, mentre altre , separate da un "recinto" di ferro, correvano altrettanto veloci nella direzione opposta. Quando chiese dove si trovavano, gli agenti della scorta, per lui nient’altro che dei gentilissimi servitori, gli risposero che erano in autostrada. Poi vide una grande città e qualche ora più tardi una distesa d’acqua che non avrebbe mai immaginato: il mare. Infine, al termine di quel viaggio eccitante, durante il quale aveva visto più cose nuove che in tutta la sua vita, fu portato in un castello: il carcere militare.
Dal momento che era stato ritenuto soggetto poco pericoloso, venne chiuso nella sezione degli obiettori di coscienza, che a quel tempo venivano ancora carcerati. Ma questi erano degli intellettuali, gli facevano strani discorsi, gli richiamavano alla mente gli arrampicatori che vedeva gironzolare nella sua valle: gente che non aveva niente da fare.
Lo irritavano, non si capivano e Renzo cominciò a picchiarli uno ad uno.
Fatto inaudito: risse nella sezione dei pacifisti!
La posizione processuale di Renzo si sarebbe aggravata a dismisura se un giudice di buon senso, capita l’antifona, non l’avesse rispedito a pascolare le mucche nella sua splendida valle.

Masescu

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